I luoghi iconici di Napoleone a Parigi

© wikipedia.org

Chi era Napoleone Bonaparte

Bicorno nero in testa e mano infilata nel gilet, l’inconfondibile silhouette di Napoleone ha profondamente marcato l’immaginario collettivo. Fine stratega militare, grande politico formato al pensiero illuminista, in pochi anni è riuscito a stravolgere le frontiere dell’Europa e a realizzare grandi imprese civili ed urbanistiche.

Nato ad Ajaccio, in Corsica, il 15 agosto del 1769, Napoleone Bonaparte ebbe una folgorante ascensione militare e politica. Diplomato alla scuola per ufficiali come semplice tenente, le sue azioni lo elevarono al rango di generale, poi di console, ed infine di imperatore dei Francesi. La sua carriera militare non offuscò la sua vita privata. Napoleone ebbe difatti un grande amore, Joséphine de Beauharnais, con la quale condivise gli anni dell’ascensione politica, ma che dovette ripudiare per sposare in seconde nozze Maria Luisa d’Austria, che gli diede un successore, passato alla storia con il titolo di Re di Roma. La sua famosa spedizione in Egitto ci ha aperto la strada all’Egittologia, mentre il suo il Codice civile, detto Codice Napoleone, è usato ancora oggi in Francia ed ha ispirato il Codice civile italiano.

La sua ambizione fu grande, quanto rapido fu il suo declino: molte guerre vinte, ma grandi imprese fallite, tra cui la terribile spedizione in Russia, e soprattutto la disfatta di Waterloo, nel giugno 1815, in seguito alla quale dovette abdicare per la seconda volta e lasciare per sempre la scena politica. Esiliato sull’isola di Sant’Elena morì il 5 maggio del 1821 a soli 51 anni.

Personaggio controverso, detestato o amato, Bonaparte ha lasciato una traccia indelebile nella nostra storia, ma soprattutto in quella di Parigi. Numerosi sono i luoghi di questa città legati alla sua figura, marcati dalle sue azioni o voluti e costruiti durante il suo governo.
In questa pagina vi invitiamo a scoprire i 10 luoghi famosi di Parigi che probabilmente più ricordano la storia, la vita e le gesta di Napoleone Bonaparte.

10 luoghi iconici di Napoleone a Parigi

Hôtel des Invalides

Il luogo di Parigi che oggi viene associato maggiormente a Napoleone Bonaparte è l’Hôtel des Invalides. Difatti, questo grande e austero monumento, la cui cupola dorata spicca nel panorama parigino ospita il mausoleo dell’imperatore. Nato su un’isola, la Corsica, morto su un’isola, Sant’Elena, Napoleone desiderava «riposare sui bordi della Senna, tra il popolo francese che aveva tanto amato», come leggiamo sul suo testamento. Per onorare le sue ultime volontà il corpo di Bonaparte fu rimpatriato in Francia nel 1840, e alla sua gloria fu costruito un magnifico mausoleo. L’architetto di origini italiane, Louis Visconti, progettò un insieme sobrio ed elegante, degno di un grande imperatore dell’antichità. Proprio sotto la cupola dorata è posizionato il sarcofago in cui giace Napoleone, fatto in quarzite rosso e marmo verde. L’imponente monumento emerge dalla pavimentazione a mosaico policromo, dove sono iscritte le più importanti vittorie napoleoniche: Rivoli, Pyramides, Iena, Wagram, Marengo, ecc. Dei bassorilievi in marmo bianco tutt’attorno ci ricordano le grandi realizzazioni civili, come l’istituzione del Codice Napoleone o ancora la creazione della Legione d’onore.

L'Arco di Trionfo de l'Etoile

Uno dei monumenti più famosi di Parigi e legati alla figura di Napoleone è l’Arco di Trionfo de l’Etoile. La sua costruzione fu voluta da Bonaparte dopo la grande vittoria contro gli Austriaci ad Austerlitz, nel 1805. Di dimensioni colossali, massiccio, è sotto quest’arco trionfale che l’armata francese doveva passare rientrando a Parigi. All’inizio del 19° secolo, il gusto per le antichità greco-romane conquistò l’Europa, dando nascita al movimento Neoclassico. Il rigore e la simmetria di questo stile corrispondeva perfettamente alle ambizioni dell’imperatore Napoleone I, che vedeva nell’antica Roma un grande modello da seguire. La costruzione di quest’arco però durò una trentina d’anni e Napoleone non lo vide mai terminato. Per questo, accanto alle grandi vittorie dell’Impero, i bassorilievi dell’arco celebrano anche altre battaglie francesi. La bara di Napoleone, di ritorno a Parigi dall’isola di Sant’Elena, fu fatta passare trionfalmente sotto l’Arco di Trionfo, come un ultimo omaggio al grande militare che fu Bonaparte. 

Museo del Louvre

Se c’è un luogo a Parigi che ricorda Napoleone Bonaparte questo è sicuramente il Louvre. Il museo fu inaugurato nel periodo della Rivoluzione francese, ma è con Napoleone che acquisì un carattere straordinario. L’idea di Bonaparte era quella di costituire un museo d’arte universale, per raccogliere le più grandi opere del genio umano di tutti i tempi. A tale scopo Napoleone intraprese dei grandi lavori sia all’interno, che all’esterno del palazzo, promosse una politica d’acquisizione di antichità, e non esitò ad installarvi le opere trafugate durante le sue campagne. È così che tanti capolavori italiani si ritrovarono al museo del Louvre. Per realizzare questi obiettivi Napoleone si avvalse di Dominque Vivant Denon, nominato nel 1802 primo direttore del museo, che in questo periodo fu ribattezzato Musée Napoléon. Ed è al Louvre che Napoleone sposò in seconde nozze Maria Luisa d’Austria, nel famoso Salon Carré che fu adibito a cappella per questa occasione.

Arco di Trionfo del Carosello

Nella corte del Louvre vi è l’arco di trionfo del Carosello fatto costruire da Napoleone Bonaparte. Dopo la battaglia d’Austerlitz vinta dalla Francia nel 1805, Napoleone avrebbe detto alla sua armata “voi entrerete solo attraverso degli archi di trionfo”. E così chiese agli architetti Percier e Fontaine di costruire, nella corte del Louvre, due archi di trionfo l’uno di fianco all’altro: uno dedicato alla guerra e l’altro alla pace. Alla fine ne fu realizzato solo uno, che è quello dedicato alla pace e che possiamo ammirare ancora oggi proprio di fronte alla piramide del Louvre. Per decorarne la sommità, Napoleone aveva fatto porre la famosa quadriga della Basilica San Marco, arrivata a Parigi assieme a molte altre opere spoliate all’Italia. Ora, sull’arco del Carosello possiamo ammirare una copia in bronzo della quadriga, siccome i cavalli di San Marco sono ritornati in patria come (quasi) tutte le opere prese dai Francesi durante le loro campagne militari.

Place Vendôme

Nel quartiere del Louvre, nel punto d’incontro tra rue Castiglione e rue de la Paix, vi è la bellissima Place Vendôme. Famosa per le sue gioiellerie e i suoi negozi di lusso, la piazza fu costruita per volere di Luigi XIV, in uno stile classico. Tutt’attorno si notano ancora i simboli del re Sole. Ma ciò che cattura l’attenzione è sicuramente l’alta colonna posta al centro, sulla quale si erge, fiera, la statua di Napoleone Bonaparte vestito alla romana. Difatti, questo monumento, che riprende lo stile della colonna Traiana di Roma, fu fatto per volontà di Napoleone. Nel 1805, dopo la battaglia di Austerlitz vinta contro gli Austriaci e i Russi, l’armata francese aveva preso al nemico diversi cannoni che furono fusi per fabbricare questo monumento commemorativo. Seguendo una banda ascendente ininterrotta fino alla sommità, si può seguire tutta la storia della campagna militare. All’inizio difatti si chiamava Colonna della Grande Armata, mentre oggi la si chiama Colonna Vendôme perché situata sulla piazza omonima. 

Cattedrale di Notre Dame

Un altro luogo emblematico di Parigi al quale è associata la figura di Napoleone Bonaparte è Notre Dame di Parigi. La cattedrale gotica più famosa al mondo difatti fu il teatro dell’incoronazione di Napoleone, che fu proclamato Imperatore dei Francesi il 2 dicembre 1804. La cerimonia sfarzosa, che si tenne nel coro della cattedrale, fu immortalata dal grande artista e ritrattista Jacques-Louis David nel suo capolavoro l’Incoronazione di Napoleone I conservato al museo del Louvre.

Chiesa della Madeleine

Questo monumento visibile da place de la Concorde è una delle chiese più grandi di Parigi, rivaleggia per le dimensioni con la cattedrale Notre Dame. In realtà, visto dall’esterno, il monumento non somiglia assolutamente ad una chiesa e difatti in origine era stato pensato come un tempio romano dedicato ai soldati della grande armata francese. Si tratta di un edificio monumentale, che fa da pendant al colonnato classico dell’Assemblea Nazionale, situata proprio dall’altra parte della piazza, sulla riva sinistra della Senna. A lavori ultimati però, nel 1846, l’impero di Napoleone era ormai eclissato, e il tempio romano venne trasformato in un luogo religioso che prende il nome di Madeleine in ricordo di una chiesa iniziata nel 18° secolo, e mai terminata.

Qui si tengono le commemorazioni e i funerali delle grandi personalità contemporanee e del passato, tra le quali Frédéric Chopin, Edith Piaf, Coco Chanel, Dalida, per citarne solo alcuni.

Rue de Rivoli

Una delle più importanti vie di Parigi è rue de Rivoli, che attraversa la città da est a ovest, partendo dal quartiere del Marais, fino ad arrivare alla bellissima Place de la Concorde. È Napoleone che fece aprire questa lunga linea dritta, con l’intento di migliorare la circolazione sulla riva destra della città, e dotare la zona adiacente al Louvre di edifici moderni ed eleganti. Durante le sue campagne in Italia aveva ammirato le grandi arcate e i portici delle città italiane, ed è l’idea che chiede di realizzare ai suoi architetti Percier e Fontaine. La fine del suo impero interromperà i lavori che saranno ripresi dai suoi successori, in particolare dal nipote Napoleone III. Come il suo nome lo indica, la via è dedicata alla battaglia vinta da Napoleone Bonaparte contro gli Austriaci a Rivoli, il 14-15 gennaio del 1797.

Castello de la Malmaison

Situato poco fuori Parigi, il Castello de la Malmaison era una delle residenze preferite di Napoleone e Joséphine de Beauharnais, il suo grande amore. Il dominio fu comperato da Joséphine nel 1799 e decorato dagli architetti Percier e Fontaine. La residenza, arredata in stile Impero e Ritorno d’Egitto, è circondata da un bel giardino all’inglese e da un magnifico roseto. Qui Napoleone vi teneva delle riunioni con i suoi ministri durante il Consolato, ma anche cene più intime e conviviali. Dopo il divorzio da Napoleone, Joséphine de Beauharnais si ritirò al castello de la Malmaison dove morì il 29 maggio del 1814. Esattamente un anno dopo, nel giugno 1815, Napoleone volle passare gli ultimi giorni in questa dimora, prima di partire per l’esilio definitivo.

Castello di Fontainebleau

Tra le residenze che occupò Napoleone il castello di Fontainebleau è sicuramente quello più segnato da Bonaparte e dal suo Impero. Se il castello è nato come palazzo dei re di Francia, in particolare grazie ai lavori eseguiti da Francesco I di Valois, Napoleone ne fece una delle sue residenze preferite. Difatti è al castello di Fontainebleau che Napoleone svolse una parte della sua vita politica, e vi organizzò ricevimenti sfarzosi e spettacoli. Al castello si può ancora ammirare l’unica Sala del trono di Napoleone che è giunta fino a noi.  Fontaineableau assiste anche al declino del suo impero. Difatti sarà il teatro della sua prima abidicazione, nell’aprile del 1814, prima di partire per l’isola d’Elba.

Leggi anche