Colpo grosso al Louvre: rapina lampo in stile Lupin, spariti i gioielli di Napoleone

galerie d'Apollon Louvre - © Wikipedia Commons

Parigi, la rapina al Museo del Louvre dei gioielli di Napoleone

 L'indagine è in corso, la Procura apre un fascicolo per furto organizzato. Ritrovati, danneggiati, due dei gioielli sottratti, tra cui il diadema dell'Imperatrice Eugenia.

Un'azione degna del più astuto "ladro gentiluomo" ha sconvolto la mattina di domenica 19 ottobre 2025 il Museo del Louvre. Il celebre museo di Parigi è stato teatro di una spettacolare e audace rapina, culminata nel furto di inestimabili gioielli appartenenti alla collezione di Napoleone e dell'Imperatrice. 

L'allarme è scattato nelle prime ore della giornata, poco dopo l'apertura. La Ministra della Cultura francese, Rachida Dati, ha confermato immediatamente l'accaduto su X, rassicurando che "non si sono registrati feriti".

Secondo le prime ricostruzioni fornite dalle fonti di polizia, il colpo è stato messo a segno con la rapidità e la precisione di una squadra ben addestrata. I ladri, riportati come tre o quattro individui incappucciati (alcuni vestiti da operai), avrebbero agito in appena sette minuti, penetrando nell'edificio probabilmente approfittando di un montacarichi installato per i lavori in corso sul lato della Senna.

L'obiettivo dei malviventi era la prestigiosa Galleria d'Apollon, dove sono esposte le collezioni reali. Il bottino ufficiale, secondo il Ministero della Cultura, è composto da otto pezzi di valore inestimabile, sottratti dalle vetrine dedicate ai gioielli di Napoleone e dell'Imperatrice Eugenia. Tra gli oggetti rubati ci sarebbero una collana, una spilla e una tiara. Fortunatamente, il celebre diamante Régent non risulta tra gli oggetti trafugati.

La fuga dei rapinatori è avvenuta a bordo di uno scooter, ma non prima di aver perso parte del bottino. Un elemento cruciale per gli investigatori è infatti il ritrovamento, all'esterno del museo, di due dei gioielli rubati, tra cui il diadema dell'Imperatrice Eugenia. Purtroppo, entrambi gli oggetti risultano essere stati danneggiati.

Le indagini, affidate alla Brigata anticrimine della Polizia Giudiziaria (BRB) con il supporto dell'Ufficio Centrale per la Lotta al Traffico di Beni Culturali (OCBC), sono in pieno svolgimento. La Procura di Parigi ha aperto un'inchiesta per "furto organizzato e associazione a delinquere". Gli inquirenti hanno trovato nelle vicinanze attrezzi professionali, come smerigliatrici e un cannello per saldare, che testimoniano la meticolosa preparazione del gruppo. Il timore principale è che i pezzi possano essere smembrati e fusi per essere venduti sul mercato nero.

Il Presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, è intervenuto assicurando che lo Stato farà di tutto: "Recupereremo le opere e i responsabili saranno assicurati alla giustizia". L'episodio ha sollevato inevitabili interrogativi sulle misure di sicurezza, con il Ministro dell'Interno, Laurent Nunez, che ha parlato di una "grande vulnerabilità nei musei francesi".

Come misura precauzionale, la direzione del Louvre ha immediatamente chiuso il sito al pubblico per l'intera giornata di domenica 19 e di lunedì 20 ottobre, al fine di consentire alle forze dell'ordine di condurre indisturbate i rilievi e le perizie tecniche.

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