Il favoloso mondo di Amélie, dov'è stato girato a Parigi

Le principali location a Parigi del film

Il "favoloso mondo di Amelie" (titolo originale Le Fabuleux Destin d'Amélie Poulain) è una deliziosa e poetica commedia del 2001, scritta e diretta dal regista Jean-Pierre Jeunet ed interpretata dall'attrice Audrey Tautou. Questo famoso film francese, che si è aggiudicato ben 4 premi César e 5 nomination agli Oscar, è stato interamente ambientato a Parigi, prevalentemente nel suggestivo e pittoresco quartiere di Montmartre, nell'XVIII arrondissement a nord della città.

La storia del film ruota attorno alla sua protagonista, la giovane ragazza Amélie Poulain, che lavora come cameriera in un bar di Montmartre, il "Café des 2 Moulins". Amélie, che trascorre il suo tempo osservando le persone e lasciando vagare la sua immaginazione, decide di darsi come missione nella vita il far del bene agli altri, rimanendo il più possibile nell’ombra. ll percorso di Amélie è così costellato di diversi singolari incontri: Georgette, la tabaccaia ipocondriaca; Lucien, il commesso dell'épicerie, Madeleine Wallace, la portinaia logorroica; Raymond Dufayel alias "l'uomo di vetro", il suo vicino che vive solo attraverso una riproduzione di un dipinto di Renoir, e Nino Quincampoix, uno strano "principe azzurro" che cerca durante il film di identificare uno sconosciuto la cui foto riappare costantemente in diverse cabine fotografiche.

Anno2001
RegistaJean-Pierre Jeunet
Zone di Parigi dove il film é girato:Essenzialmente Montmartre ma anche zona Canal Saint Martin, Gare de l’Est.

I luoghi del film "Il favoloso Mondo di Amelie" a Montmartre

Stazione metropolitana di Lamarck a Montmartre

Stazione della Metropolitana di Lamarck

Alla fermata métro di Lamarck, da cui potrete iniziare il vostro tour di Montmartre sulle tracce del Favoloso Mondo di Amelie, troverete uno dei set di questo film. Qui Amelie decide di aiutare un anziano signore non vedente ad attraversare la strada. Nel farlo gli descrive tutto ciò che vede: la vedova del tamburo della banda, l’insegna della macelleria, il fioraio, la pasticceria con i leccalecca Pierrot Gourmand, il fruttivendolo che fa assaggiare i meloni ai clienti, la gelateria dove la gelataia sta preparando il gelato alle mandorle, la salumeria, il negozio dei formaggi, il macellaio ed infine il chiosco dei giornali ( che esiste ancora oggi). 

Rue Saint Vincent a Montmartre

Rue Saint Vincent

Poco lontano dalla scalinata della metropolitana di Lamarck, troviamo la rue Saint Vincent, questa nota strada di Montmartre é molto importante nel film perché vengono girate qui sia la scena iniziale che quella finale. Nella primissima inquadratura del film infatti la voce narrante cita il nome della via e nella scena finale Amélie e Nino la percorrono in motorino.

Questa via si trova esattamente alle spalle della Basilica del Sacro Cuore e costeggia le famose vigne di Montmartre, dove ogni anno ad ottobre si celebra la Festa della vendemmia. Queste vigne sono importanti perché ricordano le origini di questa collina che fino alla fine dell’800 era un village fuori Parigi la cui attività principale era, per l'appunto, la viticoltura. Quelle che si vedono lungo questa via sono le uniche sopravvissute.

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Sacro Cuore e Carrousel ai piedi della scalinata

La basilica del Sacro Cuore è uno dei simboli della città e sicuramente il fulcro del quartiere di Montmartre. Anche per il film questo luogo è fondamentale.

Ai piedi della basilica vi si trova un famoso Carrousel, una delle giostre storiche della città ancora in attività. Per il film venne qui posta una cabina telefonica dalla quale Amelie contatta Nino e lo inizia ad una sorta di caccia al tesoro. Nella realtà,  la cabina non é mai esistita.

Qui Amélie fa dunque partire la sua caccia al tesoro per Nino, lungo le scalinate che portano alla basilica, dal basso verso l'alto, con frecce blu a terra, telefonate con voce camuffata e bambini che gli lasciano indizi.

Risalendo le scalinate della Basilica del Sacro Cuore Nino si troverà davanti un mimo e un bambino che gli dice «  se il dito indica il cielo l’imbecille guarda il dito » suggerendogli di proseguire verso il binocolo posto poco più in alto. Tramite il binocolo Nino vedrà Amélie porre il suo prezioso album con la collezione di fototessere in una borsa laterale del suo motorino.

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Rue des trois frères

Continuiamo il nostro percorso lungo la rue des trois frères, dove recentemente é stata messa una cabina per foto istantanee. 

Le fototessere sono un elemento ricorrente nel film. Amélie infatti vede per la prima volta Nino proprio mentre sta recuperando qualcosa sotto ad una cabina delle fototessere di Abbesses. Inizialmente non è chiaro cosa stia facendo ma andando avanti nel film si scopre che Nino colleziona le fototessere che la gente butta e minuziosamente le raccoglie e le conserva in un album. Ad un certo punto del film Nino perde il suo album che viene recuperato da Amélie; sfogliando l’album Amélie si accorge che c’è una figura che riappare diverse volte, ben dodici e decide di scoprire perché l’uomo riappaia così spesso. Alla fine del film il mistero sarà svelato.

© Wikipedia Maison Collignon Parigi

Epicerie Maison Collignon

Qui troviamo uno dei luoghi simbolo del film, diventato anche luogo iconico oggi del quartiere di Montmartre: l’alimentari dove Amélie va tutti i giorni, sotto casa sua. Come si vede dalle immagini l'épicerie Maison Collignon esiste ancora ed è quasi identica a quando il film è stato girato.

Nel film l’alimentari é gestito dal Signor Collignon, un uomo sulla cinquantina che non si fa nessuno scrupolo a trattar male il suo assistente Lucien. Quest’ultimo viene regolarmente insultato, anche davanti ai clienti e Amélie per questa ragione si sente in dovere di difenderlo e proteggerlo. Per vendicare il povero Lucien dalle angherie subite, Amélie architetta una serie di scherzi ingegnosi che faranno andare fuori di testa il proprietario dell’alimentari.

Metro Abbesses

Una delle scene del film é ambientata proprio all'interno di questa stazione della metropolitana fermata, la più vicina alla casa di Amélie. Qui Amélie viene richiamata da una canzone di Fréhel, Si tu n’étais pas là suonata da un vecchio grammofono appartenente ad una persona non vedente che fa l’elemosina sulla banchina della metro. Amélie lascia qualche moneta all’anziano signore e in seguito il suo sguardo viene catturato da un giovane che armeggia sotto una cabina delle fototessere. Si scoprirà in seguito che il giovane si chiama Nino e sarà proprio lui il ragazzo di cui Amélie si innamorerà.
Curiosità: in realtà la scena del film é stata girata a Porte de Lilas, in un ramo della métro chiuso usato ormai solo per film e pubblicità.

Scena del film Amélie Poulain - Cinema Studio 28

Cinéma Studio 28

Cinema storico parigino dove Amélie si reca ogni venerdì. La voce narrante ci spiega che alla protagonista  piace molto voltarsi nel buio per osservare le facce degli altri spettatori e le piace anche cogliere nei film i piccoli particolari che nessuno nota. Non ama invece quando nei vecchi film americani i guidatori non guardano la strada.

Questo cinema indipendente viene inaugurato nel 1928 e diventa fin da subito un riferimento per il quartiere. Piccola curiosità, fu proprio qui che per la prima volta, nel 1959 venne creato il sistema delle « tessere fedeltà » nei cinema. La sala proponeva all’epoca un film diverso ogni giorno e proiettava una anteprima ogni martedì.

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 Café Les Deux Moulins 

Il nostro itinerario si conclude al famoso bar-ristorante « Les Deux Moulins », in rue Lepic, a due passi dal Moulin Rouge, dove la protagonista lavora e dove vengono girate molte scene del film. Purtroppo il lato "Tabac" del bar non esiste più, questa parte sarebbe quella dove nel film lavora Georgette, l'ipocondriaca malata immaginaria.  Nella sua missione di aiutare il prossimo, la protagonista si occuperà anche di questa sua collega facendole scoprire il lato buono della vita.

Nel menù non può naturalmente mancare la crème brulée, dolce tanto amato da Amélie. Uno dei suoi passatempo preferiti è infatti quello di romperne la crosta con il cucchiaino.

Altri luoghi a Parigi

Notre Dame e Canale Saint Martin 

La mamma di Amélie portava una volta all’anno Amélie a pregare alla cattedrale di Notre Dame affinché il cielo le portasse un fratellino. Uscendo dalla cattedrale però purtroppo la mamma viene uccisa da una turista canadese che si butta dalle torri. L’aneddoto non é completamente inventato, é vero infatti che prima che fosse installata un'apposita rete di protezione, alcune persone decidevano di andare a Notre Dame per l'ultima preghiera e per poi buttarsi dalle sue torri.

Al Canal Saint-Martin invece, si vede nella scena in cui la voce fuori campo spiega cosa piace e non piace fare ad Amélie. Tra le cose che le piace fare infatti c’è il far rimbalzare i sassi sul canal Saint Martin.

Rue Mouffetard e Pont des Arts

Alla rue Mouffetard n. 27, abita Dominique Bretaudeau, il legittimo proprietario della scatola dei ricordi.

Subito dopo aver consegnato la scatola al Sig. Bretaudeau Amélie passeggia sul Pont des Arts con dietro l’Accademie Française.

Gare de L'Est e La Motte Picquet Grenelle

A Gare de L’Est viene girata una delle scene più famose del film, quando Nino fugge da Amélie mentre lei lo insegue. Qui la ragazza risolve il mistero sull’identità dell’uomo che lascia le fototessere in metropolitana

A sud di Parigi, nel XV arrondissement, nei pressi della Tour Eiffel, si trova invece la stazione della metropolitana a Motte-Picquet-Grenelle, dove passa la linea 6 sopraelevata. Qui Nino appende i poster “Ou et Quand?” che si traduce in “Dove e quando?”, affinché Amélie li leggesse e fissasse un appuntamento con lui.

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