Castello Reale di Amboise

© photo Joël Klinger

Uno dei castelli più importanti della storia francese

Abbarbicato su un promontorio roccioso che domina il fiume Loira, il Castello Reale di Amboise è un luogo iconico nella storia di Francia. Centro del potere reale durante il Rinascimento, fu luogo di residenza di tutti i re Valois e Borboni e teatro di numerosi eventi politici del regno: nascite, battesimi, congiure e editti di pace. Sebbene sia di origine medievale, deve il suo aspetto attuale ai rimaneggiamenti e ampliamenti apportati da Carlo VIII e da Francesco I, che invitò a dimorarvi e a lavorarvi i grandi artisti e architetti della propria epoca (fu qui che l'arte rinascimentale approdò in Francia dall'Italia). Oltre ad essere un gioiello architettonico, ospita la tomba di Leonardo da Vinci, che visse gli ultimi tre anni della sua vita, dal 1516 al 1519, nel vicino Castello di Clos Lucé.

Un po' di storia…

Sul promontorio roccioso su cui oggi si erge lo Château Royal d'Amboise c'era una fortezza già ai tempi dei Romani, e durante il Medioevo sorse un importante castello, che fu integrato ai possedimenti dei conti d'Angiò prima di appartenere alla celebre casa di Amboise-Chaumont e di passare nel 1422 in eredità a Luigi d'Amboise, visconte di Thouars, che nel 1431 fu condannato a morte per aver complottato contro La Trémouille, favorito di Carlo VII. Alla fine graziato, Luigi d'Amboise dovette comunque rinunciare al castello, confiscato a favore della Corona.

Luigi XI, salito al trono nel 1461, ne fece la residenza della regina Carlotta di Savoia e del delfino, il futuro Carlo VIII, nato ad Amboise nel 1470. Subito dopo il matrimonio con Anna di Bretagna nel 1491, Carlo VIII decise di installarsi nel castello dove era stato allevato. E l'anno seguente, diede avvio ai lavori di ampliamento del complesso medievale. I progetti erano magnifici: "Egli vuol fare del castello una città", esclamò l'ambasciatore di Firenze vedendo i progetti alla fine del 1493. Quanto alla decorazione, dapprima essa fu di ispirazione francese ma in seguito beneficiò dell'intervento di artisti fiamminghi e naturalmente, dopo il ritorno dalla spedizione del 1495, di quelli italiani. Tuttavia, Carlo VIII morì prematuramente nel 1498 e non riuscì a vedere completato il suo ambizioso progetto di trasformazione del vecchio castello in una sfarzosa reggia.

Il successore di Carlo VIII fu il duca di Orléans, che prese il nome di Luigi XII. Nonostante risiedesse principalmente nel Castello di Blois, il nuovo re continuò i lavori iniziati dal suo predecessore. Anche Francesco I crebbe in questo maniero insieme alla madre Luisa di Savoia e alla sorella Margherita d'Angoulême. Divenuto re, trasferì ad Amboise la splendida vita di corte, animata da tornei, balli in maschera e giochi pirotecnici. La sua passione per il Rinascimento lo portò a essere un grande mecenate delle arti. Divenne il protettore di uomini di lettere francesi come Budé, Marot, du Bellay, Ronsard e Rabelais, e si circondò di artisti italiani del calibro di Andrea del Sarto, Benvenuto Cellini e Leonardo da Vinci (che, pur abitando fuori del castello, vi passò molte ore dei suoi ultimi giorni).

Sotto il regno di Enrico II, Caterina de' Medici, che amò molto Amboise, vi visse con i figli. Nel 1560, durante il breve regno di Francesco II, il castello fu teatro della congiura di Amboise, uno dei primi atti delle guerre di religione. A partire da Enrico III i soggiorni dei monarchi diventarono sempre più rari. Nel 1627 fu riunito alla proprietà di Gastone d'Orléans e nel 1660 fece ritorno alla Corona di Francia, ma questa lo utilizzò solo come prigione di Stato. Nel 1763 il duca di Choiseul acquistò il castello, la baronia e il territorio di Amboise, che i suoi eredi vendettero nel 1786 al duca di Penthièvre. Confiscato durante la Rivoluzione Francese, il castello subì un incendio e varie campagne di demolizione.

Nel 1814 fu restituito alla duchessa di Orléans, unica erede del duca di Penthièvre, che dette in gestione la foresta e fece sistemare il castello. Alla morte della duchessa, nel 1821, il figlio, futuro re Luigi Filippo, ereditò la tenuta. Questi fece eseguire dei lavori di ristrutturazione per trasformare il castello in un luogo di villeggiatura. Confiscato nuovamente durante la terza Rivoluzione Francese, dal 1848 al 1852 fu utilizzato come prigione per l'emiro algerino Abd el-Kader. La caduta del Secondo Impero (1852-1870) e l'avvento della Terza Repubblica (1870-1940) segnarono il ritorno della tenuta nel patrimonio degli Orléans. Dal 1974, data della sua creazione, è la Fondation Saint-Louis che gestisce il castello e si occupa della sua conservazione e valorizzazione.

Il castello oggi

Classificato come monumento storico di Francia dal 1840, il Castello di Amboise è un esempio perfetto dell'evoluzione architettonica tra lo stile gotico ed il nuovo stile del Rinascimento francese. La residenza reale si sviluppa su tre livelli: il piano terra e il primo piano sono dedicati alla rievocazione del Rinascimento (regno dei re di Francia) mentre il secondo piano è dedicato al XIX secolo (regno di Luigi Filippo). Particolarmente degne di note sono: la sala delle guardie, che accoglie una ricca collezione di armi e armature risalenti al XVI secolo; la sala del consiglio (la più grande del castello), con il soffitto a volta decorato con le iniziali di Carlo VIII e della moglie Anna di Bretagna; la camera del re, il cui arredo illustra perfettamente l'introduzione della prospettiva nelle arti decorative del XVI secolo; e la camera Orléans, arredata con mobili in stile Impero.

Assolutamente da non perdere è la piccola e intima Cappella di Saint-Hubert, dedicata al santo patrono dei cacciatori (come si può notare dalle corna di cervo e dai fregi ispirati alla caccia scolpiti all'esterno). Di stile gotico fiammeggiante, venne edificata alla fine del XV secolo sulle fondamenta dell'oratorio eretto durante il regno di Luigi XI. L'edificio è costruito in aggetto rispetto alle mura, come sospeso sopra la città. Vanta sontuosi fregi scolpiti dai maestri fiamminghi nel tufo e splendide vetrate realizzate dall'atelier di Max Ingrand nel 1952. La cappella deve la sua fama alla presenza della tomba di Leonardo di Vinci.

Il castello è noto anche per il suo bellissimo giardino. Classificato come "jardin remarquable", si estende su una superficie di circa 2 ettari ed è composto da due parti principali: la terrazza di Napoli (così chiamata in memoria dell'influenza italiana del passato), le cui linee furono progettate alla fine del XV secolo dal geniale monaco Dom Pacello da Mercogliano (che all'epoca era considerato il più grande giardiniere d'Europa); e il giardino contemporaneo, composto sui contorni del parco all'inglese voluto da Luigi Filippo nel XIX secolo.

Nel biglietto d'ingresso è incluso il tablet digitale interattivo HistoPad (disponibile in 12 lingue, tra cui l'italiano), che permette di arricchire notevolmente la scoperta del castello con ricostruzioni e informazioni aggiuntive.

Giorni e orari di apertura

giorniorario
dal 2 al 5 gennaiodalle 9:00 alle 16:30
dal 6 gennaio al 7 febbraiodalle 10:00 alle 12:30 / dalle 14:00 alle 16:30
dall'8 al 28 febbraio / dal 18 ottobre al 2 novembredalle 9:00 alle 17:00
dal 1° al 31 marzo / dal 20 dicembre al 31 dicembredalle 9:00 alle 17:30
dal 1° al 30 aprile / dal 1° settembre al 17 ottobredalle 9:00 alle 18:00
dal 1° al 30 giugnodalle 9:00 alle 18:30
dal 1° al 31 agostodalle 9:00 alle 19:00
dal 3 novembre al 19 dicembredalle 9:00 alle 12:30 / dalle 14:00 alle 17:30
il 25 dicembre e il 1° gennaiochiuso

Tariffe biglietti d'ingresso

adultistudentibambini 7-18 anni
biglietto d′ingresso & HistoPad€ 16,90€ 14,10€ 10,80
biglietto d′ingresso disabili e accompagnatore€ 12,80€ 11,50€ 9,10

Informazioni utili - Come arrivareSito ufficiale: Château Royal d'Amboise - Tel.: +33 (0)2 47 57 00 98
Indirizzo: Mnt de l'Emir Abd el Kader, 37400 Amboise, Francia
Come arrivare in auto: Autostrada A10, uscita Amboise, a 15 km prendere la D31 e poi la N152.
Autostrada A28, svincolo Tours sud in direzione dell'autostrada A85.
Autostrada A85, uscita Bléré Amboise Chenonceau, direzione Amboise sulla D31
Come arrivare in treno: Stazione ferroviaria TGV (Tours-Saint-Pierre-des-Corps) a 20 km dal castello o collegamento ferrovia (Sncf) fino alla stazione ferroviaria di Amboise.
Durata tragitto Parigi Montparnasse/Tours in TVG: 55 minuti
Durata tragitto Parigi Austerlitz/Amboise in treno :1h40 circa (la stazione dista 20 min. a piedi dal Castello o 5 minuti in taxi ).
Accessibilità: parzialmente accessibile alle persone con mobilità ridotta

Leggi anche