Misteri e leggende di Parigi
Ogni città del mondo ha i suoi misteri e le sue leggende metropolitane ma a Parigi sono parte integrante dei suoi 2000 anni di storia. Tra i vicoli e i quartieri della capitale francese si celano segreti, miti e leggende più o meno folcloristiche che raccontano di una città magica e misteriosa. Tutti conosciamo Parigi per le luci, il romanticismo, la gastronomia, la moda e i meravigliosi monumenti ... un po' meno per le sue leggende.
Siete curiosi di saperne di più? Allora immergiamoci nel misterioso passato della Ville Lumière e nelle leggende che hanno attraversato la memoria dei secoli e che ancora oggi sono in grado di affascinarci. Spesso riciclate e stravolte dalla storia, sono comunque giunte fino a noi.
Il fantasma dell'Opéra Garnier
Nel 1910 è stato pubblicato il famoso romanzo Le Fantôme de l'Opéra di Gaston Leroux che ha riscosso un grande successo ed ha ispirato numerose trasposizioni teatrali e cinematografiche. La trama prendeva spunto da una leggenda che circolava negli ambienti teatrali parigini.
Tutto ebbe inizio il 28 ottobre 1873, quando un giovane pianista rimase sfigurato in un incendio che distrusse il conservatorio di rue Le Peletier. La sua fidanzata, una ballerina, perse invece la vita. Distrutto dal dolore, il pianista si rifugiò nei sotterranei dell'Opéra Garnier, allora in costruzione, e vi restò fino alla sua morte.
Nel corso degli anni numerosi episodi inspiegabili avvenuti all'interno del teatro sono stati attribuiti al fantasma del pianista: dal lampadario che nel 1896 si ruppe uccidendo una spettatrice che occupava la poltrona numero 13 al macchinista ritrovato morto con attorno al collo segni di corda che non fu mai trovata. Da allora ne è passato di tempo ma si narra che il fantasma si aggiri ancora tra le mura del teatro.
Notre Dame e le porte del diavolo
Situata nel cuore della città, la Cattedrale di Notre Dame da oltre 850 anni vigila sull'Ile de la Cité. Con preziosi rosoni e forme melodiose, rappresenta uno dei monumenti più belli di Parigi, se non del mondo. Tutti la conoscono ma in pochi sanno che intorno a questo capolavoro dell'architettura gotica ruotano molti strani racconti.
Uno di questi narra che sia stato il diavolo in persona a forgiare le serrature e le cerniere delle porte laterali. Secondo la leggenda, per realizzarle fu ingaggiato un fabbro di nome Biscornet che, temendo di non riuscire nell'opera, si rivolse al diavolo. Quest'ultimo gli assicurò di completare il lavoro in tempo per l'inaugurazione in cambio della sua anima. Il risultato fu un'opera meravigliosa. Il giorno dell'inaugurazione però le porte non si aprirono e, per sbloccarle, fu necessario l'intervento dell'acqua santa. Nonostante la giovane età, poco tempo dopo Biscornet morì, reclamato dal diavolo.
In omaggio a questa storia, una strada nel 12° arrondissement porta il nome del fabbro.
Il cimitero del Père-Lachaise e la tomba di Victor Noir
Un altro luogo che pullula di storie e leggende è il Cimetiére du Perè-Lachaise, il più grande dei cimiteri parigini. Aperto nel 1804, accoglie grandi nomi della scienza, della letteratura e della musica come Oscar Wilde, Molière, Chopin, Edith Piaf, Maria Callas, Bashung e Jim Morrison, accanto a migliaia di persone anonime. I suoi viali alberati lo rendono anche un luogo molto frequentato dai parigini per passeggiare.
Tra le tante sepolture di uomini illustri, c'è anche la tomba assai singolare del giornalista francese Yvan Salmon, detto Victor Noir. Ucciso il giorno prima del suo matrimonio da Pierre Bonaparte, cugino dell'Imperatore Napoleone III, diventò il simbolo dell'opposizione all'autoritarismo dell'Impero. Il monumento funebre, realizzato dallo scultore Jules Dalou, raffigura il giornalista sdraiato morente e presenta un pronunciato rigonfiamento all'altezza del pube. Leggenda vuole che chi tocca questa protuberanza, conosciuta come "protubérance de son entrejambes", vede aumentare la propria virilità o fecondità.
Il fantasma delle Tuileries
Un'altra leggenda è legata alla storia del Palais des Tuileries: quella del "petit homme rouge des Tuileries". La vicenda ha inizio nel 1564, quando Caterina de' Medici, regina di Francia, decise di far costruire un nuovo palazzo reale demolendo una vecchia fabbrica di tegole (da cui deriva il nome del giardino). In un mattatoio vicino al palazzo lavorava un macellaio chiamato Jean l'Ecorcheur che fu ucciso da un certo Neuville, su richiesta di Caterina de' Medici, perché conosceva diversi segreti della corona.
Al momento della morte, il macellaio promise che sarebbe tornato. Non passò molto tempo prima che il fantasma di Jean l'Ecorcheur, coperto da un mantello rosso sangue, tornasse a tormentare gli abitanti del palazzo. Dopo aver perseguitato la regina fino alla sua morte, si dice che sia comparso anche ai sovrani successivi, preannunciando sciagure di ogni tipo. L'ultima apparizione risale al 1871, quando il palazzo venne distrutto da un incendio e in seguito demolito. Diversi testimoni affermarono di averlo visto scomparire tra le fiamme.
I misteri delle catacombe di Parigi
Tra i luoghi più misteriosi di Parigi non potevano di certo mancare le Catacombe. In pochi sanno che sotto la città, a 20 metri di profondità, si estende una gigantesca rete labirintica che riunisce le spoglie di milioni di parigini che vennero sepolti qui in seguito alla chiusura dei cimiteri parigini alla fine del XVIII secolo.
Aperte al pubblico nel 1809, sin dalla loro creazione hanno suscitato una grande curiosità, tanto da ispirare registi e scrittori. Ne parla anche Victor Hugo nel suo romanzo Les Misérables. Tante sono le storie e le leggende legate a questo luogo così macabro ed inquietante. Già la scritta all'ingresso con il versetto "Arrête! C'est ici l'empire de la mort", la cui traduzione è "Fermati! Questo è il regno della morte", non fa presagire nulla di buono. Secondo una leggenda all'interno delle catacombe si aggira il fantasma di Philibert Aspairt, custode dell'ospedale Val de Grace, che si perse nei sotterranei nel 1793. Un'altra storia invece dice che dopo la mezzanotte i muri inizino a parlare con la voce dei morti.