I passages couvertes di Parigi

© Paris Tourist Office - Photographe : Marc Bertrand

Le gallerie coperte della rive droite di Parigi

Quando il tempo non è clemente e si ha voglia di ammirare le vetrine di negozi di antiquariato, di collezionismo, di piccoli artigiani o di alta moda, allora la scelta giusta è una passeggiata alla scoperta dei passages della rive droite.

I passages sono delle gallerie coperte, costellate di negozi, nate in gran numero nel corso del primo trentennio del XIX secolo. In questo periodo, Parigi era una città diversa da quella che conosciamo oggi: il rinnovamento urbanistico promosso da Napoleone III e realizzato dal barone Haussmann, che ha portato all’apertura di larghe avenue e alla distruzione di alcune zone vecchie e malsane, non era ancora stato realizzato, le strade erano spesso sporche e trafficate e c’erano addirittura quartieri, come quello dello Chatelet, inavvicinabili a causa dell’insopportabile cattivo odore. Pertanto, avere a disposizione delle gallerie coperte in cui poter approfittare tranquillamente, al riparo da pioggia e fango, delle vetrine dei negozi o delle terrazze dei caffè era una vantaggio di non poco conto. A favorire la creazione dei passages contribuì la di poco precedente lottizzazione, voluta dal duca d’Orléans, del Palais Royal, nel quale aprirono numerose boutique che trasformarono i porticati del vecchio palazzo del Cardinal in uno dei posti più frequentati della capitale prima e dopo la Rivoluzione, costituendo il modello ideale alla nuove realizzazioni. Così, già alla fine del 1700 nacquero le prime passeggiate coperte, che diventarono numerose soprattutto tra il 1823 e il 1831 in quella zona di Parigi ampiamente frequentata da borghesi e lavoratori, in virtù soprattutto della presenza di numerosi teatri, ossia i Grands Boulevards, un quartiere della rive droite diviso per lo più tra il II e il IX arrondissement.

Tra XIX e XX secolo, aprirono a Parigi circa 150 passages, realizzati in gran parte con strutture metalliche e coperture di vetro, secondo le innovazioni architettoniche del tempo. In queste gallerie, proprietà di privati che potevano trarre dal loro affitto buone rendite, erano vendute mercanzie di vario tipo e, in particolare, quelle preziose stoffe indiane che avevano cominciato a essere importate a Parigi dopo la spedizione d’Egitto. A partire dagli ultimi decenni del XIX secolo, però, i passages entrarono in crisi a causa della nascita dei magasins des nouveautés (negozi di novità), ossia dei Grandi Magazzini, come i Printemps o le Galeries Lafayette, che offrivano, per la felicità delle donne [Au Bonheur des dames è un romanzo di E. Zola che descrive mirabilmente questo fenomeno], spazi commerciali ben più ampi e più lussuosi. Così, diversi passages andarono in rovina e, oggi, dei 150 d’un tempo non ne resta che una trentina, pronta, però, ad essere assaporata nella sua ecletticità dai visitatori più attenti.


Vi presentiamo di seguito una selezione dei più belli e interessanti passages parigini.

I più bei passages couverts di Parigi

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